Un piatto ricco di polemiche: la galleria di Mughina accende il dibattito politico a Nuoro
Un nuovo finanziamento da 10 milioni di euro che scatena un botta e risposta fra maggioranza e opposizionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un’infrastruttura chiusa da troppo tempo, una viabilità in ginocchio per l’intera provincia di Nuoro, e adesso un nuovo finanziamento da 10 milioni di euro che fa discutere più della galleria stessa.
Il caso della galleria di Mughina, ferma ormai da anni, è tornato al centro del dibattito politico dopo l’annuncio dell’ex assessore regionale ai Lavori Pubblici, oggi consigliere comunale di opposizione, Pierluigi Saiu: «Il Cipess ha assegnato altri 10 milioni di euro alla Regione per completare gli interventi sulla galleria. Ora basta ritardi: servono tempi certi».
Saiu ha rivendicato come questi fondi si aggiungano ai 10 milioni già stanziati nel 2023 dalla Giunta Solinas – proprio su sua proposta – e destinati alla società in house Ois per avviare l’iter. Con i nuovi fondi, l’investimento complessivo tocca quindi i 20 milioni di euro.
Un annuncio che ha però acceso immediatamente la miccia della polemica politica. A rispondere a stretto giro è stato il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale, Stefano Ferreli, che ha bollato come una “gara all’intestarsi il merito” le dichiarazioni dell’ex assessore. Ferreli ha infatti precisato che i fondi non sono stati assegnati “in autonomia” dal Cipess, ma fanno parte di un fondo di rotazione vincolato nella disponibilità della Regione, frutto della trattativa politica portata avanti dalla Giunta Todde.
«È stata la Regione – afferma Ferreli – a decidere di destinare questi 10 milioni alla Galleria di Mughina, nell’ambito dell’accordo di coesione firmato nel novembre 2024. Non si tratta di una concessione dello Stato, ma di risorse nella nostra disponibilità, che abbiamo scelto come utilizzare».
Ferreli attacca poi sul merito delle scelte della Giunta precedente: «I primi 10 milioni erano calcolati con lo “spannometro” e avevano solo una valenza elettorale. Gli approfondimenti tecnici successivi hanno dimostrato che non erano sufficienti. I veri ritardi? Sono dovuti proprio all’insufficienza di quel primo stanziamento».
In conclusione, per il consigliere pentastellato, i lavori sulla galleria di Mughina restano una priorità assoluta per l’amministrazione comunale, come ribadito dal sindaco Emiliano Fenu e dall’assessora Giulia Corda. Ma Ferreli mette in guardia contro il tentativo, da parte dell’opposizione, di accreditarsi meriti politici su fondi che, secondo lui, sono frutto di una pianificazione attenta della nuova amministrazione regionale.
Non si è fatta attendere la replica dello stesso Pierluigi Saiu, che ha rispedito al mittente le critiche: «I grillini fanno polemica anche quando non serve. E così Ferreli, forse per via della prossima decadenza della Todde, sembra già catapultato in campagna elettorale. Dopo il finanziamento del 2023 (programmato da me), ci sono voluti quasi due anni perché la giunta regionale si svegliasse. Meglio tardi che mai. Ferreli però dovrebbe prendersela con la Todde. Ai cittadini le polemiche interessano poco. Interessa, invece, che i lavori partano presto».
L’ex assessore aggiunge poi un affondo politico: «Oggi governano loro, non perdano altro tempo. Portare avanti il lavoro iniziato da chi c’era prima non è un disonore. Riconoscerlo è questione di maturità politica. Gli atti, che Ferreli dovrebbe conoscere, parlano chiaro».
Dietro lo scontro istituzionale, resta la realtà concreta: la galleria di Mughina è ancora chiusa, e la viabilità tra Nuoro e l’interno continua a soffrire. Saiu ha chiesto la convocazione urgente della Commissione Lavori Pubblici del Comune per ottenere un cronoprogramma dettagliato e monitorare che i tempi vengano rispettati.
Dal canto suo, la maggioranza ribadisce l’impegno.
Ma una cosa è certa: il piatto è ricco, ma le polemiche lo sono ancora di più. Ora i cittadini attendono che si inizi – finalmente – a lavorare per riaprire la galleria.