Ci vorrà un’autopsia per accertare le cause della morte di Paolo Sedda, il poliziotto sub 48enne di Nuoro morto durante un’immersione in una grotta di Cala Luna giovedì mattina, e il cui corpo è stato recuperato solo ieri in tarda serata dai sommozzatori dei Vigili del fuoco.

Il Pm di Lanusei Gualtiero Battisti, titolare dell'inchiesta aperta sulla vicenda, ha dato l'incarico al medico legale Nicola Legnini che eseguirà l'esame sul corpo dell'agente tra lunedì e martedì nell'istituto di Medicina legale di Cagliari.

Si cercherà di chiarire se sia stato un malore ad impedire all’agente di riemergere, se abbia perso l’orientamento o se ci sia stata un’anomalia nelle apparecchiature.

La Procura potrebbe anche verificare la tenuta del "filo d'Arianna" che aiuta i sub a seguire il percorso all'interno della grotta, una procedura obbligatoria nelle immersioni in grotta: il primo sub che entra estende il filo in maniera che gli altri possano seguirlo. Mentre in fase di rientro l'ultimo sub smonta il filo e lo riavvolge.

Il corpo del poliziotto in servizio alla Squadra Mobile di Nuoro è stato rinvenuto a 16 metri di profondità e a 120 metri dall'ingresso della grotta. 

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