La situazione legata alla piattaforma dei rifiuti si complica sempre di più. La Procura della Repubblica di Oristano ha fatto istanza per l'apertura della liquidazione giudiziale nei confronti della Tossilo Spa, la società incaricata a gestire la piattaforma di rifiuti, che annaspa in un mare di debiti. L'udienza è fissata per il prossimo 20 luglio.

Se non intervengono fatti nuovi, la società, emanazione del Consorzio Industriale in liquidazione, rischia di scomparire, travolta da una montagna di debiti, che non può far fronte senza l'aiuto della Regione. Debiti che ammontano complessivamente a 7 milioni e 600 mila euro.

Una situazione drammatica, che pregiudica l'avvio dell'impianto di compostaggio, che era in programma per la fine di questo mese, compromettendo il conferimento dei rifiuti organici da parte dei Comuni di mezza Sardegna, col rischio di una concreta emergenza ambientale.

Neanche un mese fa la Tossilo Spa aveva ricevuto un'ingiunzione di pignoramento presso terzi dei conti correnti, ingessando ogni attività. E' stata rinviata anche l'assemblea dei soci, che doveva tenersi ieri, proprio in attesa degli sviluppi e dell'udienza del 20 luglio sulla liquidazione giudiziale. L'assemblea era stata convocata per l'approvazione dei bilanci tra il 2020 e il 2022. Per volere del commissario liquidatore del consorzio industriale, tutto è stato rinviato a data da destinarsi.

A questo punto, per scongiurare l’allarme, è necessario un intervento deciso della Regione, visto che anche il termovalorizzatore, pronto da oltre un anno, rischia di non essere avviato all'inizio del 2024, come era stato programmato.    

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