"C'è un disegno per il ridimensionamento e smantellamento della sanità pubblica nelle zone interne dell'isola". A dirlo è Francesco Nieddu, coordinatore del comitato per la tutela della salute nel Marghine, nel corso di una manifestazione che si è svolta nella tarda mattinata davanti alla biblioteca comunale di Macomer.

Una manifestazione legata alla marcia per la salute, intrapresa da Renato Pischedda e Antonello Delogu, dell'associazione SVS viaggi per la salute, che proseguirà domani mattina, attraversando Noragugume, Ottana, Oniferi e per arrivare a Nuoro martedì prossimo.

"Una situazione gravissima - dice Rita Zaru, sindaca di Noragugume - il tutto ci porta alla povertà economica, quindi al conseguente spopolamento". Dello stesso avviso Gianfranco Congiu, in rappresentanza dell'amministrazione comunale di Macomer: "Manca un piano per la sanità territoriale, quindi una impostazione strategica. Ora assistiamo alla lombardizzazione della sanità".

Diversi cittadini hanno poi sollevato il problema a cui vanno incontro i loro familiari, che per curarsi devono affrontare i cosiddetti viaggi della speranza, senza però l'assistenza vera e propria dello Stato e della Regione. Situazioni sottolineate da Caterina Fozzi, in rappresentanza dei migranti per la salute. "Andare oltre Tirreno, ma anche andare semplicemente a Cagliari, Sassari o Olbia è impossibile per tanti - dice Rosanna Carboni, presidente dell'associazione Nino Carrus - mancano i collegamenti pubblici e i costi sono esorbitanti. Qui non c'è spazio manco per la sanità privata, perché non c'è sviluppo economico e c'è lo spopolamento".

Renato Pischedda, dell'associazione SVS viaggi per la salute, aggiunge: "Una situazione che costringe il 15 per cento delle persone malate a rinunciare alle cure". Da qui l'appello unanime dei partecipanti: "Alla politica il compito per trovare delle soluzioni". 

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