Stop allo scarico a mare dell'acqua della diga di Maccheronis, a Torpè. Lo ha deciso questa mattina l'assessore regionale ai Lavori pubblici Edoardo Balzarini accogliendo le richieste dei sindaci di Torpè e Posada, Omar Cabras e Roberto Tola, e del presidente del Consorzio di bonifica della Sardegna centrale.

Quest'ultimo nei giorni scorsi aveva gridato allo scandalo per denunciare che mentre 16mila aziende agricole della zona stanno soffrendo a causa della siccità, il consorzio è costretto a gettare in mare l'acqua eccedente i 12 milioni di metri cubi. Tutta colpa del cosiddetto "Piano di laminazione statica" della diga di Maccheronis, un piano di protezione civile adottato dalla giunta regionale a fine 2016 per proteggere i residenti di Torpè e Posada in caso di alluvioni. Il piano di laminazione, a cui il consorzio di bonifica è obbligato ad attenersi, sarà modificato per un periodo limitato. La decisione annunciata oggi sarà formalizzata domani dalla giunta regionale.

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