Maria Murgia, 88 anni sulle spalle, non si arrende. Combatte e chiede giustizia: «Non voglio chiudere gli occhi, prima di sapere chi sono i criminali che hanno ucciso mio nipote». 

Zia di Giuseppe Manca, il gioielliere assassinato a 63 anni durante una rapina a Sorgono, da quella tragica notte fra il 6 e 7 febbraio del 2017 porta avanti una battaglia per conoscere la verità.

Ha esposto striscioni davanti al luogo del delitto, scritto a procuratori, comandanti di carabinieri e per domani sera ha promosso una fiaccolata in paese. L'appuntamento è alle 18.00 davanti alla gioielleria del nipote Giuseppe, nella strada principale. Poi il corteo attraverserà le vie del centro.

L’uomo era stato sorpreso dai banditi nella sua abitazione, sopra la gioielleria. Legato e imbavagliato, è stato ritrovato senza vita la mattina successiva. I banditi prima di andare via avevano però razziato negozio e abitazione.

Originaria di Sorgono ma da anni residente ad Atzara, Maria Murgia, nella speranza di vedere assicurati alla giustizia gli assassini del nipote, ha cercato in tutti i modi di mantenere accesi i riflettori sulla vicenda. 

Domani lei sarà in prima fila: «Finché campo porterò avanti questa battaglia. Mi appello agli inquirenti, ma anche a chi sa qualcosa. Ditemi chi ha ucciso Giuseppe. Io non mi arrenderò mai»

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