Era «esasperato dalla siccità». Tanto da sparare all’altezza d’uomo nel piazzale del Consorzio di Bonifica della Sardegna centrale, a Siniscola. Giovanni Bomboi, di fronte al pm di Nuoro Ireno Satta che lo ha interrogato, ha ammesso le sue colpe. Agricoltore e consigliere comunale di opposizione, ieri mattina ha aperto il fuoco contro la sede dell’ente.

A far scattare la scintilla sarebbero state le restrizioni all'acqua imposte da un'ordinanza del sindaco per fronteggiare siccità. Il giorno prima della sparatoria Bomboi era stato sorpreso da alcuni operatori del Consorzio mentre irrigava i campi nonostante il divieto. Risultato? Contatore dell’acqua sigillato

Il giorno successivo l’uomo si è presentato nella sede del Cbsc per un chiarimento. Ma una volta sul posto ha cominciato a sparare con una pistola che aveva portato con sè: nel fuggi fuggi generale non ci sono stati feriti anche se sono stati danneggiati alcuni veicoli in sosta.

L’assessore si è poi dato alla fuga, per poi costituirsi in serata nel commissariato di Siniscola. Da qui il trasferimento in questura a Nuoro per l'interrogatorio. Al pm, Bomboi avrebbe ribadito la sua esasperazione per le restrizioni idriche che non gli consentono di irrigare i campi e abbeverare gli animali. Agli inquirenti ha fatto ritrovare anche l'arma usata, una pistola semi automatica di piccolo calibro. L'uomo è ora rinchiuso nel carcere di Badu' e Carros con l'accusa di tentato omicidio. Nei prossimi giorni l'udienza davanti al gip per la convalida. 

(Unioneonline)

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