Il commissario comunale di Nuoro, Giovanni Pirisi, ha proclamato lo stato di calamità naturale per il persistente deficit idrico e per le conseguenze sul settore zootecnico, a seguito della grave emergenza siccità che sta interessando la provincia. La decisione arriva dopo il comunicato stampa del 9 gennaio del gestore unico Abbanoa che ha annunciato l’attivazione di un piano di razionamento per Nuoro e altri 16 comuni della provincia, a partire dal 27 gennaio.

Le restrizioni idriche comporteranno chiusure a giorni alternati del sistema idrico, generando significativi disagi per la popolazione e la potenziale chiusura di scuole, edifici pubblici e esercizi commerciali. In particolare, il commissario Pirisi ha evidenziato che le restrizioni idriche potrebbero avere gravi ripercussioni sui servizi pubblici, dichiarando: «Il piano di razionamento idrico prevede chiusure che potrebbero coinvolgere anche le scuole, con il rischio concreto di interrompere l’attività scolastica in alcuni giorni. Questo comporterebbe disagi enormi per le famiglie e per l’intera comunità».

Stesso provvedimento, con il paventato rischio chiusura scuole, è stato preso anche dal comune di Mamoiada. Il commissario ha fatto riferimento alla Delibera 130 del 4 luglio 2024, con cui era già stato dichiarato lo stato di calamità per la persistente siccità, e ha deciso di integrare tale dichiarazione, estendendola specificamente ai disagi derivanti dal razionamento idropotabile.

La delibera evidenzia che il razionamento avrà un impatto diretto sulla vita quotidiana dei cittadini, con rischi concreti per la salute pubblica, l’istruzione e l’attività commerciale. Secondo quanto previsto dalla Legge Regionale 28 del 1985, gli enti locali devono dichiarare lo stato di calamità e quantificare i lavori necessari per far fronte all’emergenza, presentando successivamente domanda di contributo per i lavori di ripristino.

L’Amministrazione comunale ha quindi disposto di avviare una valutazione per identificare le azioni da intraprendere al fine di limitare i danni derivanti dalla carenza idrica e dai disagi conseguenti. L’ente comunale ha inoltre dato mandato agli uffici competenti di calcolare i costi dei lavori necessari e delle iniziative da avviare per mitigare gli effetti dell’emergenza, con particolare attenzione alla tutela della popolazione e del settore zootecnico, fortemente penalizzato dalla scarsità d’acqua. Il Comune di Nuoro, quindi, prosegue nell’impegno a fronteggiare una crisi che colpisce trasversalmente diversi settori vitali per la città e il suo territorio, cercando soluzioni tempestive per limitare i danni e fornire risposte concrete ai cittadini.

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