Poteva essere una strage. Alle 2.30 circa della notte ignoti hanno fatto esplodere un ordigno di fronte a una porta del centro di prima accoglienza, in località "Su Babbu Mannu", gestito dalla cooperativa "The Others", a Dorgali.

L'esplosione ha divelto completamente una porta e provocato ingenti danni a una parte della struttura.

Se l'ordigno, piazzato all'esterno dell'edificio, dove sono ospiti 64 immigrati, fosse stato piazzato all'interno, avrebbe ucciso molte persone. I detriti sono volati a circa trenta metri e sul terreno è rimasta un'enorme voragine.

Il centro migranti di Dorgali
Il centro migranti di Dorgali
Il centro migranti di Dorgali

Al momento della deflagrazione erano presenti 64 stranieri e 2 operatori della cooperativa; solo due 23enni nigeriani riferiscono di aver riportato lievi contusioni a una gamba e a un piede rimediate scendendo dai propri letti; non hanno richiesto l'intervento del personale medico.

Il centro non ha un sistema di videosorveglianza.

Sul posto sono interventuti i carabinieri della compagnia di Siniscola, della locale stazione di Dorgali e la Digos per i rilievi.

Sono intervenuti anche gli artificieri.

L'arrivo del prete di Dorgali, don Michele Casula
L'arrivo del prete di Dorgali, don Michele Casula
L'arrivo del prete di Dorgali, don Michele Casula

I DANNI CAUSATI DALL'ESPLOSIONE - VIDEO:

LA RICHIESTA DEI POLITICI SARDI:

© Riproduzione riservata