Nella grande sala del centro culturale di Macomer, ieri sera, è stato rappresentato il malcontento di un territorio sulla grave situazione sanitaria, dove mancano i medici di base e dove diventa difficile ottenere un appuntamento per le varie visite specialistiche.

Una manifestazione organizzata dal Comitato per la Tutela della Salute del Marghine, a conclusione della quale si è chiesto ai sindaci del territorio di organizzare un appuntamento aperto alla partecipazione della direzione generale dell'Asl di Nuoro, alle associazioni dei malati, di volontariato, sindacati  e comitato, per fare insieme il punto della situazione, con "dati obiettivi e certificati", sulla entità e qualità dei servizi e prestazioni erogate nel poliambulatorio di Macomer e nel territorio.

Nel corso dell'assemblea sono stati contestati i toni trionfalistici esposti in un documento della direzione generale sullo stato della sanità nel Marghine. «Alcune enunciazioni - è stato riferito - restano tali finché non si realizzano».

Proprio sui medici di base, con gli ambulatori straordinari di comunità territoriale (Ascot), secondo quanto detto ieri sera, l'Asl ha dato solo una risposta parziale, con la concessione di 3 ore per due giorni settimanali. «Le altre sono enunciazioni - dice il presidente del Comitato, Francesco Nieddu - vigileremo fintanto queste iniziative annunciate non si concretizzeranno».

È stato quindi rimarcato il disagio che rischia di diventare un dramma nel centro di riabilitazione, dove operano a fatica i fisioterapisti e dove il medico responsabile sarà presto collocato in pensione. Sono state denunciate stranezze e confusione sulle prenotazioni e sulle liste d'attesa, per via di una comunicazione errata tra gli sportelli del poliambulatorio di Macomer e il Cup regionale.

Una manifestazione, quella di ieri, che anticipa la manifestazione di sabato prossimo a Cagliari, dove parteciperà una folta rappresentanza del Marghine. 

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