I due rapinatori che nel maggio scorso hanno fatto irruzione di mattina nella trafficatissima Banca Nazionale del Lavoro in via Manzoni a Nuoro, non hanno agito da soli.

Si stringe il cerchio attorno agli autori del clamoroso colpo che aveva fruttato appena duemila euro in contanti. Ad attendere fuori dall’istituto di credito i malviventi c’erano dei complici, forse anche più di uno.

Erano a bordo di un veicolo, con la quale la banda si è data poi alla fuga.

Sono pochissime le indiscrezioni che trapelano, notizia che porta a far pensare ad una imminente svolta nelle indagini condotte dagli uomini della Squadra Mobile di Nuoro che credono di essere molto vicini alla ricostruzione di tutto il percorso della fuga svolto dai banditi e dal veicolo.

Il percorso di fuga è proprio quello che stanno ancora analizzando minuziosamente gli investigatori, che sono certi di avere individuato il veicolo utilizzato nella fuga.

Impossibile sapere se i malviventi abbiano utilizzato un'auto o un furgone, ma dalle decine e decine di ore di registrazione di tutte le telecamere della zona, gli investigatori sono certi di aver individuato il mezzo con i complici a bordo.

Un veicolo che sarebbe stato nascosto in una via laterale alla banca, dove si sarebbero diretti i rapinatori a piedi.

Pochi decine di metri, prima di aprire le portiere, innestare la marcia e cercare di fare perdere le proprie tracce. Forse qualcuno di loro, durante i pochi minuti del blitz, ha fatto anche da palo all’esterno.

Insomma una rapina che sembra essere stata pianificata con attenzione in ogni dettaglio.

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