È stato inaugurato questa mattina a Ottana il primo lotto di un impianto solare unico nel suo genere: la sua particolarità riguarda le tecnologie utilizzate, che rappresentano "un'eccellenza - si legge in una nota della Regione Sardegna - nel campo dello sfruttamento delle fonti rinnovabili".

Il progetto, finanziato dall'assessorato all'Industria con 10 milioni di euro e da quello ai Lavori pubblici con 2 milioni, consiste nell'utilizzo di tecnologie solari a concentrazione in grado di sfruttare insieme il termodinamico e il fotovoltaico e ha la possibilità di erogare una potenza elettrica complessiva di 1 MWe; due i sistemi di accumulo: quello termico e quello elettrochimico.

Inoltre, dettaglio che per l'amministrazione regionale non è da sottovalutare, tutti gli elementi che compongono l'impianto sono stati realizzati in Italia.

"Si tratta di un impianto sperimentale importante - ha detto Maria Grazia Piras, assessore all'Industria - perché è un esempio di ciò che si può fare con lo sviluppo di smart grid all'interno delle aree industriali. Il nostro obiettivo è rendere attrattive le zone a vocazione imprenditoriale come quella di Ottana, dove è nostro intento, e l'inaugurazione dell'impianto di oggi ne è una prova, creare infrastrutture per consentire una ripresa produttiva, a partire da settori quali l'agroalimentare e soprattutto quelli alternativi al vecchio modello industriale".

"Dal centro Sardegna si può ripartire", ha concluso l'assessore, come ha confermato anche Edoardo Balzarini, assessore ai Lavori pubblici, che, parlando dell'impianto, lo ha qualificato come "punto di partenza verso traguardi ancora più importanti".

(Redazione Online/s.s.)

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