La Procura di Nuoro ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti per la morte del piccolo Richard, il bimbo di 7 anni di Irgoli annegato ieri mattina nella piscina di un resort a Orosei.

Il pm ha effettuato un sopralluogo assieme ai carabinieri, ha disposto il sequestro dell'impianto e conferito al medico legale l'incarico per effettuare l'autopsia sul corpo della vittima.

L'ipotesi al vaglio degli investigatori è quella fornita da una prima ricostruzione della tragedia: ovvero il bimbo si sarebbe tuffato in acqua per recuperare un oggetto, forse una pallina, e avrebbe infilato la mano nel bocchettone dell'aspirazione, rimanendo così bloccato sul fondo della vasca.

Chi indaga tuttavia non esclude alcuna ipotesi. Al vaglio c'è anche la posizione di chi ha lasciato solo il bambino. E saranno effettuati tutti i rilievi del caso per accertare se la struttura avesse caratteristiche tali da richiedere la presenza di un bagnino.

LA TRAGEDIA - Richard - mamma ecuadoriana e papà sardo - stava giocando con altri bambini nella piscina del resort in cui lavora la madre. Nessuno dei bagnanti, nella confusione, si era accorto che il piccolo era scomparso sott'acqua: a parte un turista che si è tuffato per soccorrerlo quando Richard era già in stato di incoscienza.

Quando i bagnanti hanno visto riemergere il corpo, hanno cercato di rianimarlo senza ottenere risultati. I soccorritori del 118 hanno provato per oltre un'ora a far ripartire il cuore del bambino, poi si sono arresi.

Il caso di Richard ricorda l'incidente del 12 luglio scorso a Sperlonga (Latina), dove una ragazzina di 13 anni è morta per annegamento dopo essere stata trattenuta sul fondo di una piscina da un bocchettone.

(Unioneonline/L)

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