«È una svolta epocale per il comparto isolano del bovino da carne», sentenzia Francesco Forma, amministratore della ditta “Forma Carni”. «La razza autoctona Sardo-bruna si pone al centro degli sviluppi commerciali. Intendiamo partire entro l’anno con la commercializzazione di questo prodotto, per poi pensare subito alla certificazione Igp». Tutto possibile con il contratto di filiera sulla valorizzazione della razza bovina Sardo-bruna, siglato in mattinata a Nuoro nella sede di Coldiretti. Di fatto, una rete economica tra 80 allevatori isolani - rappresentati dall’associazione di categoria - l’azienda Forma Carni e l’Associazione regionale allevatori. Battista Cualbu, presidente regionale Coldiretti: «Punto fondamentale dell’accordo è un prezzo garantito agli allevatori». 

Nuovi scenari

Promuovere le razze autoctone, simbolo e vanto delle zone interne. L’accordo nuorese vede tutti gli attori coinvolti. Dà seguito a quanto sviluppato tramite il progetto di ricerca Valorisardo (con capofila l’azienda Forma) e mette nel mirino il grande obiettivo del riconoscimento della certificazione Igp (Indicazione geografica protetta). La Sardo-bruna è una razza dalle caratteristiche genetiche uniche, presente nell’Isola con circa 57 mila capi (30 mila dei quali iscritti a selezione). «Quello che ci prefiggiamo di fare con questo accordo porterà benefici su diversi fronti - spiega Francesco Forma -. Prima di tutto sarà volano per preservare e valorizzare la più importante razza autoctona presente in Sardegna». Cualbu aggiunge: «Si tratta del risultato del lavoro avviato all’interno della federazione Nuoro-Ogliastra ed esteso a tutta la regione». 

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