Verranno sottoposti a perizia psichiatrica i due imputati al processo in corso al tribunale di Nuoro in quanto accusati di aver organizzato un sistema di matrimoni fittizi tra italiani e giovani straniere poi avviate alla prostituzione nella zona di Siniscola e hinterland. 

Il giudice monocratico Claudia Falchi Delitala ha conferito l’incarico alla psichiatra Mariella Zoncheddu del Cim di Lanusei affinché accerti la capacità di intendere e volere di Fatima Haimer, 66enne marocchina da anni residente in Baronia, e di suo figlio Abderrazzak Fliga, 35 anni. Perizia sollecitata dagli avvocati difensori Gianluca Sannio, Giuseppe Casu e Giovanni Atzena e che verrà discussa in aula il 13 ottobre prossimo.

Ma alla sbarra c'è anche una vittima: una 25enne marocchina, nipote di Fatima Haimer - assistita dai legali Stefano Mannironi e Giuseppe Casu - accusata di circonvenzione di incapace e truffa: una volta arrivata in Sardegna, avrebbe approfittato della condizione di un anziano affetto da infermità, con cui era costretta a prostituirsi, truffandolo. Per il pm Giorgio Bocciarelli, la giovane si sarebbe sposata in Marocco con un sardo di Siniscola con la complicità della zia: nient’altro che un matrimonio finto, sostiene l’accusa, per favorire l'ingresso della ragazza in Italia e avviarla poi alla prostituzione.

L’indagine aveva avuto il suo culmine con un blitz portato a termine a Siniscola nel 2019.

(Unioneonline/s.s.)

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