Non c’è il combustibile per la caldaia dell’impianto di riscaldamento, chiude la scuola elementare di Sertinu, a Macomer

«Non è stato possibile reperire il cippato, scelto in un ottica di sostenibilità ambientale,  a causa della crisi economica legata alla guerra Russia-Ucraina», spiega l'assessora ai lavori pubblici, Filomena Colleo, «stiamo risolvendo il problema  con la conversione della caldaia, da cippato a pellet. Oggi sarà effettuato il collaudo e per questo si è ritenuto opportuno procedere alla chiusura della scuola, per preservare la salute dei bambini». Lo stop alle lezioni deciso con ordinanza del sindaco Antonio Onorato Succu vale fino al 26, ma sono possibili proroghe. 

 La chiusura però sta scatenando polemiche. Un gruppo di genitori scrive: «Troviamo paradossale che con un autunno così mite e lungo si sia aspettato fino a ora per verificare il corretto funzionamento della caldaia che alimenta l'impianto di riscaldamento».

L'esponente di Fratelli d'Italia, Arturo Uleri, genitore di due alunni, aggiunge: «Si continua a navigare a vista senza alcuna programmazione, ovviamente a farne le spese sono i nostri bambini».

Colleo risponde a stretto giro di posta: «La soluzione è vicina. Occorre dire che nella scuola sono ancora in corso i lavori di efficientamento energetico: tra l'altro, si è provveduto alla sostituzione di tutti gli infissi. Non navighiamo a vista e abbiamo programmato da tempo i diversi interventi che interesseranno le diverse scuole cittadine che, come abbiamo sempre detto, sono state realizzate tanti anni fa e necessitano di cospicue risorse».   

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