Era rotto il bocchettone della piscina di Orosei dove è morto il piccolo Richard.

Il bambino, sette anni, è annegato due giorni fa, ma la dinamica della tragedia è ancora tutta da accertare.

Forse quella domenica - questa l'ipotesi su cui stanno lavorando gli investigatori - Richard ha infilato la mano nel foro di scarico della piscina e non è più riuscito a tirarla fuori, restando bloccato in acqua.

Quel foro era una valvola di fondo: non aspira, dunque, ed entra in funzione solo quando si svuota la piscina. Ma, ha dichiarato ai microfoni del Tg regionale della Rai, Sergio Appeddu, il proprietario del residence gli Ulivi, che utilizza la vasca di via Del Mare in condominio con l'albergo Il Rifugio, aveva la retina di protezione rotta da qualche giorno: per questo la mano del bambino potrebbe essere rimasta lì dentro, incastrata.

Intanto le indagini proseguono: i carabinieri della compagnia di Siniscola, coordinati dal capitano Andrea Leacche, hanno effettuato un altro sopralluogo e la Procura della Repubblica di Nuoro ha aperto un fascicolo in cui viene ipotizzato l'omicidio colposo, per ora a carico di ignoti.

Nelle prossime ore sarà effettuata l'autopsia sul corpo della vittima: gli inquirenti vogliono avere la conferma assoluta sulla morte per annegamento, eliminando così ogni dubbio su un possibile malore.

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