Se non ci saranno ulteriori impedimenti, il nuovo termovalorizzatore dei rifiuti di Tossilo partirà entro la fine dell'anno. Sarà ancora la Tossilo Spa a gestire l'intera piattaforma? Il destino della società, emanazione della Regione, è però legato alle decisioni del tribunale di Oristano nell'udienza fissata per il prossimo 4 ottobre. Il giudice, infatti, potrebbe decretarne il fallimento, dopo l'esposto di un fornitore, con tutte le conseguenze che ne derivano.

Intanto il consiglio di amministrazione della Tossilo Spa ha approvato il piano di risanamento dei prossimi due anni, che è stato sottoposto l'altro ieri all'assemblea dei soci. Questo per definire la situazione di crisi in cui versa la società, ma soprattutto per scongiurare il fallimento. C'è l'intendimento della società di accedere alle procedure di composizione negoziata della crisi, con la predisposizione di un piano di ristrutturazione economica e finanziaria, per dimostrare l'effettiva capacità di continuità nella gestione dei rifiuti.

L'assemblea dei soci si è svolta ieri mattina, con la partecipazione del commissario liquidatore del Consorzio Industriale Zir (che detiene la maggioranza col 98,20%), Mario Zacchino, il presidente del Cda della Tossilo Spa, Antonio Delitala, la componente del Cda, Barbara Diana e i sindaci di Borore, Birori e Sindia. L'assemblea ha approvato il bilancio della Tossilo Spa per gli anni 2020, 2021 e 2022. La stessa assemblea poi è stata sospesa e aggiornata a data da stabilirsi, per consentire il rinnovo del presidente e dell'intero Cda, giunti a scadenza.

«Il piano di risanamento economico - dice il presidente uscente Antonio Delitala - appare positivo e ci sono tutti i presupposti affinché la Tossilo Spa continui a gestire l'intero sistema di smaltimento dei rifiuti, già con l'avvio del nuovo termovalorizzatore, previsto alla fine dell'anno. Se si dovesse dare corso al fallimento ci si ritroverebbe di fronte a una situazione gravissima, che coinvolgerebbe i 27 dipendenti e anche le 30 aziende fornitrici di servizi».

Il sindaco di Borore Tore Ghisu appare fiducioso: «Cerchiamo di presentarci con le carte in regola all'udienza del 4 ottobre. La riunione dell'assemblea dei soci è stata importante per i temi legati alla ripartenza dell'impianto di trattamento dei rifiuti, che è imminente».

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