Avviato a Macomer un nuovo progetto per venire incontro alle esigenze dei disabili. Ingenti risorse saranno investite e rivolte verso iniziative importanti, che rivoluzioneranno l'intero sistema.

Dopo la chiusura del progetto "La Scuola di vita continua", che ha generato uno scontro politico tra gli attuali amministratori comunali e quelli delle passate consiliature, ora all'opposizione, l'assessorato ai servizi sociali si muove in una nuova direzione, indirizzando la programmazione e le risorse da investire in altre importanti iniziative ritenute più urgenti.

Ad affermarlo, in un comunicato, è l'assessore ai servizi sociali e vice sindaco, Maria Luisa Muzzu. «Stiamo lavorando in particolare per riportare a Macomer il centro diurno disabili, da qualche anno a Birori, sul quale intendiamo programmare un intervento che ne preveda l'integrazione col centro di aggregazione sociale di prossima apertura».

Sulla chiusura progetto "La scuola di vita continua", che era dedicata ai disabili, che ha trovato la netta opposizione della ex vice sindaco Rossana Ledda, generando uno scontro politico, l'attuale numero due della giunta capeggiata da Riccardo Uda, Maria Luisa Muzzu spiega: «Abbiamo deciso di non riproporre il progetto dopo un'attenta analisi dei risultati ottenuti e a seguito di un confronto con gli utenti. Ci sono state delle criticità legate all'esiguo numero dei partecipanti (4 su 10), non in grado quindi di soddisfare realmente le esigenze di tutti. Quello che stiamo facendo è in totale coerenza col programma elettorale, in discontinuità con la giunta precedente. Stiamo dialogando con tutti e qualsiasi tentativo di rivendicare un metodo diverso da questo, non potrà trovare spazio». 

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