La mostra del libro, che si è svolta recentemente a Macomer, diventa motivo di scontro in Consiglio comunale.

"La sedicesima edizione passerà agli annali come una delle più rabberciate della sua storia", è quanto scrivono i gruppi di minoranza in un documento.

Nonostante la Mostra, nel corso degli anni, abbia saputo acquisire in modo crescente visibilità, secondo le opposizioni quest'anno è stata praticamente un fallimento, segnato soprattutto dall'assenza dell'associazione degli editori sardi.

"Purtroppo da qualche anno è in atto un processo involutivo - scrivono le minoranze - che ha visto smarrire l'impostazione originaria e si è assistito a un'assurda contrapposizione tra l'amministrazione comunale e i diversi soggetti che hanno svolto in passato un ruolo importante nell'organizzazione dell'evento, sfociata nella clamorosa assenza a questa edizione dell'Associazione Editori Sardi. Una Mostra del Libro senza gli editori è un fatto singolare e contraddittorio e dimostra l'incapacità della Giunta comunale di costruire rapporti e sinergie tra associazioni, enti, singoli cittadini, che negli anni a vario titolo sono stati protagonisti attivi nella Mostra".

Per le minoranze è stata un'edizione sotto tono, a partire dalla sua inaugurazione avvenuta alla presenza di una decina di persone.

"Una Mostra organizzata in brevissimo tempo - è scritto tra l'altro nel documento - senza un adeguato coinvolgimento delle scuole cittadine e del territorio, senza un progetto di marketing e di comunicazione fatto partire per tempo, con la pubblicazione del programma avvenuta con incredibile ritardo e senza che le associazioni siano state stimolate a partecipare con eventi collaterali".

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