Situata nel vico Sassari, nel cuore del centro storico di Macomer, la piccola barbieria che porta un nome d'altri tempi, Le Figarò, riapre grazie all'iniziativa di una giovane donna, che sfida la crisi e i tempi non certamente felici per poter aprire attività commerciali ed artigianali.

Su una superficie di pochi metri quadri, l'antica barbieria ha resistito alla crisi, subito dopo la scomparsa, avvenuta diversi anni fa, del titolare,  Mario Muroni, che ha lasciato l'eredità al figlio Marco, scomparso anche lui cinque anni fa. Da allora la storica bottega dietro il corso Umberto, la via principale del paese, è rimasta chiusa.

A riaprirla è una giovane donna, Tiziana Carta, 41 anni, parrucchiera da quando ne aveva 13, già titolare di una attività in un'altra parte della cittadina e durante l'estate anche a Porto Cervo. La donna, con un team di sette persone, ha pensato bene di ridare vita a Le Figarò, sfidando la crisi e i tempi non felici per le varie attività commerciali di Macomer. Una sfida quindi. Nell'antica bottega non si fanno solo tagli e barbe, ma si fanno anche interessanti attività, con tecniche di ultima generazione.

«Sarà un viaggio alla riscoperta della tradizione e della cultura di un mestiere – dice Tiziana Carta – ma soprattutto vogliamo che si tramandi una attività che fa parte della storia di Macomer».  La bottega è stata riaperta sabato scorso.  

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