Finora hanno prevalso le polemiche, con prese di posizione a favore e contro l'accorpamento del Consorzio Industriale di Macomer a quello provinciale di Nuoro. Tante le proposte, con accuse e contro accuse, che però non hanno smosso per niente la situazione venutasi a creare. Prende forma, invece, la consapevolezza che la partita è ancora tutta da giocare e tutto quindi potrebbe cambiare, con la possibilità che la cabina di regia del nuovo consorzio industriale non sia realizzata a Nuoro ma proprio a Macomer.

«L'obiettivo della Giunta regionale è quello di rinnovare l'impianto amministrativo e organizzativo - scrive tra l'altro Luca Pirisi, consigliere comunale di minoranza - puntando sui servizi all'avanguardia e su investimenti strategici per rilanciare il tessuto produttivo isolano di fronte alle sfide globali, garantendo una piena concertazione con i territori e la massima tutela dei lavoratori e delle loro famiglie. Per tale ragione, nei prossimi mesi, stimoleremo un vivo confronto civico e politico sia dentro il consiglio comunale, sia a livello regionale, coinvolgendo tutti gli attori pubblici e privati del tessuto socio economico locale. Col protagonismo delle nostre comunità, troveremo soluzioni utili per il futuro di Macomer, del Marghine e di tutto il centro Sardegna».

Luca Pirisi (foto Oggianu)
Luca Pirisi (foto Oggianu)

Luca Pirisi (foto Oggianu)

I dubbi però restano, anche se la situazione continua ad essere monitorata dai sindaci, dalle forze politiche e dalle attività imprenditoriali del territorio. Gianfranco Congiu, anch'egli consigliere di minoranza in consiglio comunale, in un lungo documento descrive la situazione del consorzio industriale di Macomer negli ultimi 15 anni e individua delle responsabilità sul mancato avvio e la nuova forma del consorzio industriale, con la gestione affidata al territorio. Congiu, alla fine, pone una domanda: «Nel caso il Consorzio Zir confluisse in quello provinciale di Nuoro, ci sarà ancora spazio per quelle politiche di rilancio dell'area industriale di Tossilo, investendo risorse per la realizzazione della rete distributiva dell'energia elettrica e del vapore, a vantaggio delle imprese che in quell’area sono dislocate? Ne dubito fortemente. Giustificare oggi il passaggio al consorzio industriale di Nuoro, con il fatto che il nuovo consorzio industriale di Tossilo non è stato formalmente costituito, significa alterare le regole del gioco, inventandosi di sana pianta una condizione inesistente». Il dibattito si fa sempre più aspro. Spetta ora alla presidente della Regione, Alessandra Todde, aprire un confronto a tutto campo con tutti gli attori che puntano al rilancio di Macomer e dell'intero territorio. 

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