L'ex carcere, chiuso un anno e mezzo fa, non potrà riaprire e non potrà essere riutilizzato per altri scopi.

Il ministero della giustizia dice no alle proposte avanzate per il riutilizzo.

A Roma hanno ignorato sopratutto quelle avanzate dall'amministrazione comunale, con le quali si voleva integrare le attività penitenziarie con quelle sanitarie.

Dal ministero di grazia e giustizia non è arrivata nessuna risposta, che pure è stata sollecitata ad ogni piè sospinto dal sindaco Antonio Succu, ma anche da alcuni parlamentari sardi.

Il mese scorso sono stati portati via anche gli scaffali, masserie, faldoni e anche documenti riservati, quindi quanto vi era rimasto dopo la chiusura.

In gran segreto è stato portato via tutto.

Destinazione ignota.

L'ex carcere di Mandras è ora una struttura inutile e abbandonata al degrado.

Di fatto, quella struttura costatata fior di milioni allo Stato sta diventando un rudere, in balia dei ladri e dei vandali, dimora di colonie di topi.

È evidente che non si intende investire un soldo per riconvertirlo.

E anche demolirlo costa troppo.

Per il ministero è meglio abbandonarlo. È anche tramontata l'ipotesi di utilizzarlo per ospitare i migranti. Il Prefetto di Nuoro ha preferito accantonare la proposta, poiché la struttura non è adatta ad accogliere famiglie di profughi.
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