Fine dell'emergenza idrica e delle restrizioni. Nella rete idrica di Macomer, da qualche giorno ha iniziato a scorrere acqua sorgiva, di ottima qualità, proveniente dalle sorgenti di Tamara (Funte Fria), ma anche quelle di Sa Uddidorza, Campeda e Funtana 'e Giaga. da queste sorgenti, a regime, fuoriusciranno ben  50 litri d'acqua al secondo, contro i 32 del fabbisogno della cittadina.

Da quelle sorgenti locali sgorga acqua di qualità eccellente, che fa raggiungere al capoluogo del Marghine l'autonomia idrica, in alternativa al collegamento dell'invaso di Monteleone Roccadoria. "Un avvenimento epocale- dice il sindaco, Riccardo Uda- è finita la grande emergenza. Ora la cittadina dispone di acqua sorgiva eccellente, senza passare per processi di potabilizzazione e pompaggio".

Il presidente del Consiglio d’Amministrazione di Abbanoa Giuseppe Sardu: "Macomer può uscire così dall’emergenza idrica legata alla mancanza d’acqua dall’invaso sul Temo di Monteleone Rocca Doria. L’ultimo intervento in corso riguarda la riparazione di una condotta che collega i pozzi di Uddidorza con il serbatoio Mazzanti al servizio del centro abitato". Concluso questo intervento, il totale fabbisogno del Comune da domani sarà coperto dal potenziamento delle fonti locali e dal recupero di pozzi presenti nel territorio che in precedenza rappresentavano il 65 per cento dell’approvvigionamento idrico. All’avvio delle restrizioni, Comune e Abbanoa hanno lavorato fianco a fianco per trovare una soluzione alternativa all’invaso sul Temo che consentisse di coprire quel 35 per cento di consumi rimasto scoperto. "Macomer può considerarsi un progetto pilota- dice ancora Sardu- l’emergenza siccità ha reso evidente come sia necessario preservare l’acqua degli invasi come risorsa strategica in tempi di crisi e sfruttare le fonti locali in modo consapevole”.

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