La decisione ufficiale su quanto accaduto nell'assemblea dell'Unione dei Comuni, che si è svolta stamattina, sarà affidata ad un documento, che sarà reso pubblico solo fra qualche giorno.

Da quel poco che trapela, si sa che i dieci sindaci del Marghine hanno stabilito un piano per fronteggiare la crisi che attanaglia il territorio, ma nulla si sa su quale sarà l'epilogo della crisi politica che sta paralizzando l'attività dell'ente ormai da quattro mesi. Azzeramento delle cariche con le dimissioni del presidente? Nessuna risposta.

«Oggi ci siamo confrontati in maniera serena - dice Arca - un confronto dove è emersa l'unità di intenti per affrontare i problemi che assillano la comunità». Niente di più. «Un'assemblea molto delicata - chiosa il sindaco di Macomer, Riccardo Uda - devo però dire che il confronto è stato franco, chiaro e per certi versi pacato. I sindaci sono uniti per le comunità del territorio». Bocche cucite.

Traspare però una certa serenità. Quale sarà l'assetto politico dopo i quattro mesi burrascosi di accuse e controaccuse, che ha visto i dieci sindaci dividersi su tutte le questioni e dove una parte consistente ha chiesto le dimissioni dell'attuale presidente, Gian Pietro Arca, sindaco di Silanus. Richiesta confermata? Silenzio. È lo stesso Gian Pietro Arca ad annunciare un documento dove la situazione sarà chiarita. Un documento che sarà diramato i prossimi giorni. 

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