Al via l'operazione di valorizzazione turistica, ambientale ed economica del bosco che ricopre il monte di Sant'Antonio, ma anche dei siti archeologici della zona.

Quest'estate, per sei mesi, vi opereranno sette operai e braccianti agricoli. Metteranno a dimora nuovi alberi, si occuperanno dello sfalcio delle zone infestate da vegetazione per la prevenzione degli incendi e opereranno per riportare alla luce le antiche sorgenti naturali, quelle della zona turistica di Su Cantareddu in particolare.

Tutto questo grazie ad un finanziamento della Regione di 90 mila euro. Presto il Comune avvierà la selezione finalizzata all'assunzione del personale (sette operai comuni e braccianti), a tempo determinato, stabilito in sei mesi, affinché possano beneficiare, subito dopo il termine stabilito, degli ammortizzatori sociali e quanto altro. La data di decorrenza per la presentazione delle domande di partecipazione è fissata per il prossimo 26 aprile e si protrarrà fino alle ore 14 del prossimo 3 maggio.

«Gli operai - spiega l'assessore Mariano Cadoni - saranno particolarmente impiegati nell'attività di sfalcio, per prevenire gli incendi, ma anche in diverse attività di pubblica utilità nel parco attorno al santuario di Sant'Antonio e nella ricerca delle sorgenti naturali vicino alla zona turistica e archeologica di Su Cantareddu». 

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