Macomer, accesso vietato a una delegazione di parlamentari
Negato l’ingresso alla struttura per migranti. Ghirra (Avs): «Per quanto dovremo sopportare questa brutalità?»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
A una delegazione del Tavolo Asilo Migrazione è stato negato l'ingresso all'interno del Cpr di Macomer.
La delegazione, arrivata ieri mattina, composta da Francesca Ghirra, di Avs, Silvio Lai del Pd e i consiglieri regionali Carla Fundoni (Pd) e Peppino Canu di Sinistra Futura, non è stata fatta entrare nel Centro per la permanenza e rimpatrio dei migranti irregolari, nonostante avessero con loro regolari contratti di collaborazione. Quale il motivo del divieto non è dato a sapere.
Immediata la reazione di Francesca Ghirra: «Il Cpr di Macomer è al massimo della capienza (50 persone, per lo più di provenienza algerina) e, nonostante gli sforzi evidenti del nuovo ente gestore e della direttrice, la situazione non è cambiata», scrive la parlamentare di Avs.
Che aggiunge: «Certo, oltre agli operatori e ai mediatori sono finalmente presenti un'informatrice legale, una psicologa e un'assistenza sociale, la direttrice è sempre presente, il clima è meno teso, ma le problematiche sono sempre le stesse. Come potrebbe essere altrimenti nel momento in cui tanti ragazzi di cultura e provenienza diversa sono costretti a stare chiusi in un ex carcere di massima sicurezza senza fare mai nessuna attività? Come è possibile essere sereni, stando rinchiusi in un posto senza motivazione, tra malati psichiatrici e tossicodipendenti? Oltre il 50 per cento dei trattenuti fa uso di psicofarmaci e anche chi entra in quel buco nero dei diritti sano rischia di uscire fuori di testa. Per quanto dovremo sopportare questa brutalità? Chiediamo che i Cpr devono essere chiusi immediatamente».
La visita all’interno del Cpr è stata consentita di diritto soltanto ai parlamentari e i consiglieri regionali. È satato, invece, negato ai collaboratori in quanto sprovvisti di autorizzazione della prefettura.