Dopo mezz'ora di discussione delle parti, il gip del Tribunale di Nuoro Teresa Castagna questa mattina si è riservata sull'opposizione all'archiviazione presentata dagli avvocati della deputata M5S Mara Lapia, Nicola Madia e Basilio Brodu.

La Procura, che aveva chiesto l'archiviazione, oggi rappresentata da Ireno Satta, ha ribadito che ci sono dubbi sul reale svolgimento dei fatti e non sono emersi elementi per suffragare il racconto della deputata.

Mara Lapia aveva denunciato di essere stata aggredita con calci e pugni nel parcheggio di un supermercato di Nuoro. Anche il difensore dell'imputato, l'avvocato Antonio Falchi, nella sua discussione ha ricordato e sottolineato come i testimoni oculari abbiano sempre escluso l'aggressione.

Non è così per gli avvocati della Lapia, Madia e Brodu, che hanno chiesto nuove indagini o l'imputazione coatta dell'indagato. "I concetti fondamentali sono due - ha spiegato all'Unione Sarda il legale Nicola Madia - un dato oggettivo e incontestabile, è che lo stesso giorno della denunciata aggressione il pronto soccorso ha riscontrato una lesione della costola guaribile in 30 giorni, o Mara Lapia è persona squilibrata che si è procurata da sola una lesione di questa importanza (e questo non è pensabile), oppure Mara Lapia dice la verità. Inoltre avrebbe denunciato senza alcun motivo una persona che non conosceva. Aspettiamo le decisioni del giudice che ovviamente rispetteremo qualunque esse siano che restiamo convinti che fatti e logica diano ragioni".
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