A Galtellì partecipatissimo consiglio comunale straordinario, aperto ai cittadini, convocato all'indomani dell'attentato contro la casa dello sport, fallito per il provvidenziale intervento di un dirigente.

Due bombole di gas stavano per esplodere e poteva essere una strage, visto che proprio quella sera in paese si svolgeva la festa del borgo. Ma è solo l'ultimo anello di una catena piuttosto lunga di attentati e indimidazioni, soprattutto contro ex e attuali amministratori.  Episodi che stridono con il percorso del paese, dove turismo ed economia locale sono in continua crescita, con una comunità distintasi per l'impegno sociale e culturale.

Nel paese di ''Canne al vento'' un partecipatissimo incontro e un coro unanime: no alla violenza, sì al dialogo. Il sindaco Franco Solinas ha ribadito l'intenzione di andare avanti nel mandato. «Le porte del comune sono sempre aperte a tutti», ha detto il primo cittadino rilanciando l'invito al dialogo. Quanto successo negli ultimi tempi a Galtellì, ha annunciato nel suo intervento, il deputato Pietro Pittalis,  finirà sul tavolo del ministro dell'interno, «perché bisogna individuare i colpevoli e la comunità deve ritrovare serenità».

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