In tutto il Marghine si procede con la preparazione per l''accoglienza e all'aggregazione dei migranti e profughi.

Per dare continuità ai deliberati dell'Unione dei Comuni del Marghine e del consiglio comunale di Macomer, orientati al coinvolgimento della cooperazione locale, sopratutto quella sociale, stamattina nella sede dell'Unione dei Comuni del Marghine c'è stata la prima riunione operativa, alla quale hanno partecipato i dieci sindaci del Marghine, gli assessori ai servizi sociali, i dirigenti scolastici e i rappresentanti di diverse cooperative (Progetto H, Luoghi Comuni, Millecolori, Futura, Aurora, Opportuna Europa) e strutture religiose, (le suore dell'istituto salesiano Figlie di Maria Ausiliatrice), la federcooperative di Nuoro e Ogliastra e la Federsolidarietà, che insieme hanno affrontato il problema e prepararsi ad accogliere l'arrivo dei migranti a Macomer e nel Marghine.

Diverse di queste cooperative hanno avuto esperienza sui migranti, anche se il bando ministeriale richiede esperienza nel settore per almeno cinque anni, per poter finanziare le varie iniziative.

Fatto questo che non riguarda manco una di queste cooperative e strutture.

Di fatto, la buona volontà si scontra con la burocrazia. In ogni caso, nella riunione di ieri, tutti sono d'accordo a seguire la strada indicata dall'Unione dei Comuni del Marghine e dal consiglio comunale di Macomer.

Accogliere i migranti non nei centri lager, ma nell'accoglienza diffusa.

E stato costituito un gruppo di lavoro con i rappresentanti dei comuni e di ciascuna delle cooperative, il quale predisporrà un progetto sul quale elaborato un protocollo da portare all'attenzione del Prefetto.
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