Uniti, per sollecitare la Regione a risolvere il problema legato a Tossilo (Macomer), dove gli operai non ricevono lo stipendio e dove ancora non si è deciso quando avviare il termovalorizzatore dei rifiuti, costato ben 52 milioni di euro.

Azienda e sindacati si sono incontrati stamattina (in videoconferenza) per analizzare la drammatica situazione e per invitare la politica a porre rimedio al dramma che coinvolge l'intero territorio.

Il presidente della Tossilo Spa, Antonio Delitala, i rappresentanti sindacali, Sandro Fronteddu (Cgil), Gianni Loddo (Cisl), William Zonca (Uil), hanno fatto il punto e dato direttive ben precise su come agire giovedì prossimo, nel vertice convocato dalla Prefettura di Nuoro. «Ci affidiamo alle decisioni del Prefetto - dice Loddo - ma chiediamo udienza anche alla quinta commissione del Consiglio regionale. Vogliamo che le risorse per far partire la piattaforma dei rifiuti di Tossilo vengano inserite nella finanziaria che si andrà ad approvare».

Tutti nell'incontro di oggi hanno convenuto che manca la volontà politica per risolvere il problema, che sta diventando drammatico non solo per i lavoratori ma per l'intero territorio, sia dal punto di vista sociale sia economico. «La situazione è arrivata al limite della legittimità - dice il presidente della Tossilo Spa, Antonio Delitala - non c'è il denaro per pagare gli stipendi e non ci sono i soldi per avviare gli impianti. Manca l'essenzialità per garantire un servizio pubblico importante. I comuni di mezza Sardegna presto si ritroveranno ad affrontare una situazione drammatica, per quanto concerne il conferimento dei rifiuti, visto che le discariche sono ormai colme. La Regione deve dare risposte immediate».

Azienda e sindacati sono uniti nel chiedere soluzioni concrete e si affidano alle decisioni del Prefetto, nell'incontro che si terrà a Nuoro giovedì prossimo.  

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