Una fiaccolata per Francesco. Un corteo aperto dai ragazzi. I compagni di scuola, gli amici, tutto il paese.

Galtellì e la Baronia intera si sono fermate per ricordare il quattordicenne – secondogenito del sindaco Giovanni Santo Porcu - morto ieri pomeriggio nella sua casa con una fucilata al viso. Incidente o atto volontario poco importa, davanti a una tragedia che ha scosso la comunità e la Sardegna intera.

Domani i funerali, celebrati dal vescovo monsignor Mosè Marcia. Oggi una veglia di preghiera nella parrocchiale del Santissimo Crocifisso e la fiaccolata fino all’abitazione della famiglia in lutto.

"Era un ragazzo dolce, solare, con un’interiorità complessa", dice il parroco del paese don Ruggero Bettarelli.

Nella scuola che il ragazzo frequentava a Nuoro, l’Ipsia, i compagni di classe hanno deposto un mazzo di fiori bianchi sul suo banco. Accanto, una foto della classe scattata a ottobre.

"Ieri mattina, al rientro dalle vacanze, era a scuola", sottolineano gli insegnanti, che lo descrivono come un ragazzo "serio, tranquillo, perfettamente inserito".

Invece di lì a poco la tragedia che ha scosso un'intera comunità e anche oltre.

La foto dei compagni e i fiori sul banco del 14enne
La foto dei compagni e i fiori sul banco del 14enne
La foto dei compagni e i fiori sul banco del 14enne

Piera Serusi

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LA TRAGEDIA:

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