A poche ore dal Consiglio comunale di Nuoro che questo pomeriggio alle 18 è chiamato a votare il bilancio consuntivo già bocciato il 16 maggio scorso con il decreto dell’assessore regionale agli Enti Locali Francesco Spanedda, che incombe e senza una votazione positiva potrebbe portare allo scioglimento del consiglio comunale e l’arrivo di un commissario, arrivano le dimissioni del dirigente al Turismo del Comune Roberto Del Rio che «rinuncia all’incarico dell’organizzazione dell’Europeade».

Del Rio questa mattina ha comunicato la decisione al sindaco Andrea Soddu e al segretario che «sono venute a mancare - scrive - le condizioni per realizzare gli obiettivi di una città sicura ed accogliente, sono a rinunciare all'incarico di organizzare il 59° festival dell'Europeade ed in quanto la gestione provvisoria non fornisce le sufficienti provviste finanziarie». Per il dirigente mancano i tempi amministrativi ad accogliere le migliaia di rappresentanti «il ritardo maturato, infine, non consente alcuna favorevole aspettativa in ordine alle autorizzazioni delle preposte autorità di polizia e pubblica sicurezza».

L’opposizione con i consiglieri Gianni Dettori, Narciso Guria, Natascia Denurtas, Carlo Prevosto, Lisetta Bidoni, Marianna Palumbo, Francesco Mattu, Claudia Fadda, Francesco Guccini e Fabrizio Melis in una nota vanno all’attacco di Soddu: «Le dimissioni del dirigente Roberto Del Rio dall'organizzazione dell'Europeade - di cui si è avuta notizia stamane -, scrivono davvero l'epitaffio di questa esperienza amministrativa guidata da Andrea Soddu. Da quelle righe - sostengono - traspare tutta l'amarezza per un progetto nato in solitudine dal sindaco, mai condiviso col consiglio comunale né con la città e gestito senza convinzione dalla giunta. I nuoresi devono dunque sapere che il tentativo di scaricare su chi non era allineato a Soddu - e non avrebbe votato il bilancio previsionale - l'eventuale mancata organizzazione del festival è fallito! Anche approvando oggi il documento contabile, il colpevole ritardo accumulato dalla Giunta - che, ricordiamo, avrebbe dovuto portare i documenti al Consiglio entro fine anno prima e fine marzo poi - non consente più lo svolgimento della manifestazione che avrebbe portato molti benefici alla città di Nuoro e al territorio. Cos'altro deve accadere perché in città si dichiari chiusa l'esperienza amministrativa di questa giunta? Dignità politica e amor proprio dovrebbero consigliare le dimissioni irrevocabili, questa volta vere, del sindaco e della sua giunta».

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