Emergenza idrica: duro documento del gruppo di minoranza Macomer 2030
Pirisi: «Sconcertante che il primo cittadino e gli assessori competenti non si siano preoccupati di approfondire l'emergenza idrica che sta colpendo l’invaso di Monteleone Rocca Doria»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La grave situazione venutasi a creare a Macomer e in tutto il territorio in questi ultimi giorni sta creando disagi su disagi ai cittadini, commercianti e attività produttive.
In questa drammatica vicenda interviene Luca Pirisi, del gruppo di minoranza in consiglio comunale, "Macomer 2030", che attacca subito l'amministrazione comunale: «Nel corso dell'ultimo consiglio comunale- scrive Pirisi- abbiamo chiesto conto al sindaco circa l'incontro tenutosi il 22 settembre a Macomer con i vertici di Abbanoa, soprattutto alla luce dei recenti problemi di fornitura idrica. Nella risposta ci è stato riferito genericamente che la discussione ha avuto ad oggetto i problemi del Distretto di Macomer e l'esigenza di potenziarne le reti di approvvigionamento, senza portare ad evidenza alcuna segnalazione di possibili rischi strutturali. Risulta quindi sconcertante constatare che il primo cittadino e gli assessori competenti non siano stati informati e non si siano preoccupati di approfondire l'emergenza idrica che sta colpendo l’invaso di Monteleone Rocca Doria, la cui gravità ha portato Abbanoa il 6 Ottobre a comunicare la chiusura notturna del servizio per i territori di Macomer e Bosa al fine di garantire quanto più possibile l’erogazione alle utenze, scongiurando un’interruzione totale. Interruzione che in realtà si stanno avendo anche le corso delle ore diurne, con enormi disagi alla popolazione, problemi per i servizi pubblici e danni trasversali alle attività produttive».
Il gruppo Macomer 2030 chiede quindi al Comune di convocare un tavolo straordinario, con il coinvolgimento di tutto il consiglio comunale, della Regione, di Abbanoa e di tutti gli enti preposti, quali Enas, Adis e Egas, per definire rapidamente un piano con cui rispondere nell'immediato al blocco del servizio tramite l'approvvigionamento di scorte idriche che sopperiscano ai limiti delle riserve private. Dall'altra chiarire gli investimenti in campo e quelli mancanti per arrivare nel breve-medio periodo ad avere strumenti efficaci per affrontare le sfide imposte dal cambiamento climatico.
«La Sardegna-aggiunge Pirisi- ha bisogna di puntare su tecnologie avanzate e strategie innovative per ottimizzare l’uso dell’acqua, puntando su irrigazione intelligente, la raccolta e il riutilizzo della acque piovane, la desalinizzazione e il trattamento delle acque reflue. Se le opzioni sul tavolo ci sono, è fondamentale che il Comune di Macomer e tutti i livelli di governo si attivino per dare certezza sui tempi di implementazione e scongiurare la desertificazione ambientale e sociale dei nostri territori».