Einstein Telescope, cordata italiana vince lo studio di fattibilità
Nuovo passo in avanti per la realizzazione del futuro rivelatore di onde gravitazionali, che l’Italia si è candidata a ospitare in SardegnaUna cordata di aziende italiane, guidata da Rocksoil, si è aggiudicata la gara da oltre 12 milioni di euro per realizzare lo studio di pre-fattibilità tecnica ed economica dell'Einstein Telescope, il futuro rivelatore di onde gravitazionali, che l'Italia si è candidata a ospitare in Sardegna.
Dopo un'attenta selezione, infatti, è stato individuato il vincitore del principale bando di gara del progetto Pnrr Etic (Einstein Telescope Infrastructure Consortium).
«Data la complessità progettuale dell'infrastruttura, e i requisiti imposti dalla comunità scientifica, lo studio dovrà indagare molteplici aspetti - spiega Gaetano Schillaci, responsabile unico del procedimento -. Fra questi, la geologia dell'area prescelta, la localizzazione e profondità ottimali dei vertici dell'osservatorio in entrambe le configurazioni investigate, le tecniche di scavo e costruttive, la gestione dei materiali, l'impatto ambientale e infine i costi. Nei 18 mesi previsti per il completamento dello studio avremo anche una continua interazione con la comunità scientifica italiana e internazionale di Einstein Telescope».
La cordata è composta da Rocksoil spa, leader nella progettazione di opere sotterranee ad alto contenuto tecnologico, Leonardo Consorzio europeo per l'ingegneria e l'architettura, Ferro ingegneria srl, Criteria srl, Inar srl, Gdp Geomin srl, Geotec spa.