Einstein Telescope, a Sos Enattos due studi sul silenzio sismico
Due sperimentazioni dell'Ingv per capire che cosa rende speciale il sito di LulaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Si ascolta il silenzio a Sos Enattos, miniera di Lula, sito candidato a ospitare l’Einstein Telescope. La Sardegna non è terra di terremoti. E questa è una delle caratteristiche cruciali per la realizzazione di un impianto – investimento di qualche miliardo di euro – che permetterà di studiare le onde gravitazionali. Ed è proprio il silenzio sismico l’oggetto di due studi in corso che cercheranno di comprendere meglio la natura profonda del sottosuolo e cosa rende questo sito così speciale: sono condotti da due gruppi di ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Il primo esperimento si svolge nelle due principali gallerie estrattive dell'ex miniera di Sos Enattos e ha già restituito una fotografia in 3D della struttura del sottosuolo, in grado di rilevare la presenza di faglie, cavità e cunicoli, ciascuno con la sua densità specifica. Questi dati permetteranno di ampliare i risultati delle ricerche tuttora in corso nelle gallerie del sito sardo, rafforzando la collaborazione scientifica multidisciplinare al centro del progetto dell'Einstein Telescope.
Il secondo gruppo di ricercatori dell'Ingv, invece, ha condotto un altro esperimento nel comune di Bitti, in provincia di Nuoro, con l'obiettivo di completare la mappa del rumore ambientale: ha installato 17 sismometri a banda larga che, grazie alla loro speciale configurazione ad elica, sono in grado di captare il rumore sismico ad alta frequenza che si propaga nei primi 200 metri del sottosuolo. Questi strumenti restituiranno dati utili per lo studio delle variazioni e delle sorgenti di quel “silenzio sismico” che rende unica Sos Enattos e l'intera Sardegna.
(Unioneonline)