Promuovere la cultura della legalità, della memoria e della solidarietà tra le nuove generazioni, sensibilizzando le comunità sull’importanza della donazione del sangue e del rispetto delle regole. Su questi valori si fonda il progetto “Dal Sangue Versato al Sangue Donato”, nato da un protocollo d’intesa firmato l’8 settembre 2023 tra l’Associazione DonatoriNati Polizia di Stato e Quarto Savona 15. Un’iniziativa che ha trovato terreno fertile anche in Sardegna e che domani farà tappa a Nuoro.

Fulcro della giornata sarà l’esposizione della teca della Quarto Savona 15, l’auto blindata ridotta a rottame sull’autostrada di Capaci, simbolo della strage del 23 maggio 1992 in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie e magistrato Francesca Morvillo, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Di Cillo e Antonio Montinaro.

Il programma si aprirà alle 8 con una raccolta straordinaria di sangue a bordo dell’autoemoteca Avis. Alle 9.30, in piazza Vittorio Emanuele, si terrà lo svelamento ufficiale della Teca della Quarto Savona 15. A seguire, alle 10.30, studenti, istituzioni e cittadini si riuniranno nella sala convegni della Camera di Commercio di Nuoro per un momento di riflessione e confronto sui valori che il progetto intende trasmettere.

«Occorre sensibilizzare tutti i cittadini sul tema della donazione del sangue», dichiara Claudio Saltari, presidente nazionale di DonatoriNati. «Il nostro impegno, in linea con il principio di “Esserci Sempre” della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco, vuole ribadire l’importanza di un gesto semplice ma indispensabile».

Daniele Rocchi, Vicepresidente DonatoriNati Sardegna, aggiunge: «Le trasfusioni di sangue rappresentano una terapia salvavita in numerose situazioni, dai servizi di primo soccorso a molti interventi chirurgici, fino alla cura di patologie oncologiche ed ematologiche».

Tina Montinaro, presidente dell’Associazione QS15 e vedova dell’agente Antonio Montinaro, sottolinea l’importanza dell’impegno civico: «Il tema della legalità è centrale per le sfide che siamo chiamati a combattere, a partire dalla lotta alle mafie. Per costruire una società più giusta e democratica bisogna motivare i giovani e le loro famiglie, ma soprattutto bisogna parlare, portare memoria e consapevolezza tra la gente».

L’appuntamento di Nuoro rappresenta quindi non solo un momento di commemorazione, ma soprattutto un’occasione concreta per trasformare il ricordo in impegno attivo, per costruire insieme un futuro fondato sulla giustizia, la solidarietà e la vita.

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