Una tradizione che si ripete ogni anno, di generazione in generazione, seguendo i rituali del passato.

Nelle scorse ore, sui monti del Gennargentu, la caratteristica transumanza dei capi dell’azienda Locci di Desulo. Per gli allevatori, partiti a cavallo dall’ovile in località “Toloviscu”, a Tiana, un percorso di circa 30 km, attraverso una staffetta ben organizzata.

Il passaggio in località "Guddetorgiu" (Onano)
Il passaggio in località "Guddetorgiu" (Onano)
Il passaggio in località "Guddetorgiu" (Onano)

Dai crinali della diga del Torrei fino alla Sp7, passando per il valico di Tascusi, proseguendo per "Guddetorgiu" fino a Punta La Marmora. Un centinaio le bestie, che hanno catturato l’attenzione di automobilisti e passanti, attraverso video e foto condivisi sui social.

«Portiamo avanti il testimone lasciatoci dai nostri avi – racconta Sandro Locci – Da qualche anno, essendo i miei figli e un gruppo di amici appassionati del mondo equestre, lo ripetiamo con i cavalli anziché a piedi. La nostra azienda è ubicata a poco più di 600 metri su un’altura dove il clima è mite tutto l’anno. La scelta del trasferimento del bestiame è dettata dalla volontà di favorire la ricrescita dei pascoli a valle, spostandoci oltre i 1600 metri dove l’erba è fresca e rigogliosa».

In autunno il ritorno dai monti nelle vallate tianesi: «Viviamo questo momento mossi dalla passione per il nostro lavoro e l’amore per gli animali», conclude Locci. 

Nel cuore dell’Isola, tradizioni antiche che resistono al progresso e si fortificano grazie alle nuove generazioni.

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