Desulo, allarme bullismo alle medie: frattura il naso alla compagna con uno zaino
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Episodi ripetuti di bullismo, alunni armati di coltello in aula. Da tempo nella scuola media di Desulo un'aria pesante. E qualche giorno fa un altro fatto gravissimo: una studentessa adolescente è stata colpita in faccia da uno zaino lanciato da un suo compagno, innervosito a sua volta da provocazioni da parte di altri studenti della sua classe. Gravi le conseguenze per la ragazza. Subito affidata ai bidelli mentre si attendeva l'arrivo dei genitori, è stata poi portata all'ospedale San Francesco di Nuoro. Qui si è scoperto che il gesto le è costato un setto nasale fratturato e quindici giorni di cura. "Poteva succedere di peggio: e se fosse caduta e avesse sbattuto la testa?", commenta la madre. Forte il dispiacere anche nella casa del ragazzo che ha compiuto il gesto e sarà punito per ciò che ha fatto.
INDAGANO I CARABINIERI - Dopo il grave episodio, è stato chiesto l'aiuto dei carabinieri, che hanno pensato di far convocare per domani una riunione straordinaria, a cui prenderanno parte anche loro, con tutti i genitori, dirigente scolastico e corpo docente. Parteciperà anche l'assistente sociale del paese, subito avvisata dell'accaduto. Nel frattempo molti genitori colgono l'occasione per denunciare la pesante situazione che si respira a scuola.
ALLARME TRA I GENITORI - Anche tra i giovanissimi delle medie sono frequenti gli episodi di bullismo, spesso commentati da famiglie preoccupate e professori esasperati senza che si trovi, però, un accordo comune per arginarli. In alcune classi, molto numerose, regna una confusione indomabile a cui i docenti non riescono a far fronte: le pesanti prese in giro tra i compagni con riferimento a situazioni familiari o personali sono solo la punta dell'iceberg. Ci sono alunni che riescono a portare in aula dei coltelli, del tutto indisturbati, con i quali minacciano i compagni.
Tutte le autorità sono colpite dall'accaduto: "Il problema è sociale - commenta il sindaco Gigi Littarru -. La prima lezione di vita ai bambini va data a casa, poi non deve mai mancare il confronto tra genitori, figli e insegnanti". Nessun commento, invece, giunge da parte dei dirigenti scolastici, che non hanno risposto al telefono.