Dal produttore direttamente al consumatore per rilanciare l'economia del Marghine. I prodotti locali, dal formaggio alla carne e quanto altro si produce nel Marghine, hanno un futuro di sviluppo, senza dover ricorrere alla grande distribuzione.

"Con la filiera corta è certo il guadagno di chi produce, ma risparmia anche il consumatore": a dirlo è Sergio Sulas, il bocconiano di Bolotana alla guida del Gal Marghine, che ha organizzato la giornata con gli operatori del territorio, le istituzioni locali, le scuole e le comunità del Marghine. Giornata che si è svolta stamattina nelle ex caserme Mura, alla quale hanno partecipato gli operatori di filiere zootecniche, imprese agricole multifunzionali, di apicultura, caseifici, macelli, logistica e commercializzazione, imprese sociali, fattorie didattiche, le scuole, cooperative sociali, Ceas, enti pubblici, i servizi sociali dei comuni, il Plus e i servizi socio sanitari del Marghine.

"Insieme - ha detto Rossana Ledda, vice sindaco - per fare qualcosa di buono per il territorio". Sono state presentate le strategie e le attività previste dal piano di azione del Gal Marghine, col programma di sviluppo rurale, dove la Regione ha finanziato tre milioni e 100mila euro. Altre risorse, pari a un milione di euro, saranno disponibili con la premialità di cui il Gal Marghine sarà beneficiario. "Affidare il tutto alla grande distribuzione ed esportare comunque il prodotto - ha detto Sulas - non è possibile, perché non abbiamo la quantità. Il nostro punto di forza è la biodiversità e nel mercato locale viene riconosciuto il prezzo".
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