Mezzo chilo di cocaina era custodito in casa di un parente, ma il possessore della droga, secondo i carabinieri, era un commerciante di Aritzo, trent'anni. I militari della compagnia di Tonara lo hanno arrestato eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Oristano. A inchiodarlo le sue impronte digitali, ritrovate nella casa e sulla polvere bianca.

L'ipotesi di reato avanzata a carico dell'aritzese finito in manette è detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. La droga sequestrata, se immessa sul mercato, avrebbe fruttato una somma pari a centomila euro.

I fatti risalgono al settembre scorso, quando i militari della stazione di Belvì, unitamente ai colleghi del nucleo operativo della compagnia di Tonara, avevano rinvenuto, in una abitazione chiusa e non utilizzata, di un congiunto dell'uomo, una confezione che conteneva la cocaina e materiale per la confezione della sostanza stupefacente. Sulla casa perquisita e sugli oggetti sequestrati i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale nuorese, guidati dal maggiore Michele Cappa, hanno rilevato le impronte digitali poi analizzate nel laboratorio del Ris di Cagliari e attribuite al commerciante.
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