Borore, incontri su sviluppo locale a animazione territoriale
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“Verso il 2020. Territorio e sviluppo delle aree interne della Sardegna: strategie,
strumenti, risultati e buone pratiche” è il progetto promosso per il 2016
dall’associazione Nino Carrus di Borore, con il contributo della Fondazione
Banco di Sardegna, che prevede una serie di incontri informativi e di animazione
territoriale.
L’iniziativa punta a rivitalizzare le aree interne della Sardegna
colpite da “una crisi strutturale del sistema economico e produttivo
tradizionale”, che ha portato al calo della popolazione, alla riduzione
dell’occupazione e dell’utilizzo del territorio, alla carenza di servizi pubblici e
privati, alla crescita dei livelli di povertà e disagio sociale e all’aumento dei costi
sociali, come il dissesto idrogeologico e il degrado del patrimonio culturale e
paesaggistico. "In quest’ottica diventa indispensabile
riuscire a riattivare il capitale territoriale locale di tali aree – spiega
l’Associazione - attraverso le opportunità fornite con la programmazione
2014/2020. E’ dunque necessaria una diffusa azione di sensibilizzazione e
animazione territoriale, rivolta a studenti, cittadini, amministratori, attori sociali
ed economici. Il territorio deve diventare protagonista del proprio sviluppo,
costruendo il proprio futuro attraverso una strategia condivisa da istituzioni e
popolazioni".
Il progetto si articola in due macro attività. La prima prevede
momenti di confronto attraverso eventi pubblici informativi sulle opportunità di
sviluppo locale legate alla programmazione comunitaria e regionale per il
periodo 2014/2020. La seconda consiste nel realizzare un piano di fattibilità del
“Distretto culturale del Marghine/Sardegna centrale”, attraverso 4 fasi:
analisi del territorio finalizzata ad identificare vincoli ed opportunità del
processo di valorizzazione del patrimonio locale; coinvolgimento del policy
maker e stakeholdens locali; redazione del piano di fattibilità e presentazione
pubblica.
L’iniziativa coinvolge Istituzioni pubbliche locali ed altri soggetti attivi
nel campo dello sviluppo locale, studenti, associazioni di categoria e di
imprenditori, operatori sociali e culturali e tutti gli abitanti delle zone interne e
svantaggiate.