E' stata allertata l'unità di crisi regionale e chiesto l'intervento del personale sanitario militare per affrontare l'emergenza in atto in una struttura polivalente integrata per anziani sul monte di Sant'Antonio.

Ieri sera, infatti, sono stati accertati altri cinque casi di positività al Covid fra gli operatori della struttura "Sa Coa 'e sa mela", sulla montagna di Sant'Antonio, tra Borore e Macomer.

Si tratta di casi che si aggiungono a quelli già accertati precedentemente, che vedono coinvolti 29 ospiti su 31, tutti anziani con pluripatolgie, e altri 9 operatori (per un totale di 14), con la struttura che ormai è sguarnita.

Il sindaco, Bastiana Carboni lancia l'allarme, informando della grave situazione anche l'assessore regionale alla sanità, Mario Nieddu. "Il virus sta colpendo gli anziani e gli operatori della struttura - scrive -, ma potrebbe avere effetti devastanti e più ampi di diffusione di contagio in tutto il territorio".

L'assessore Nieddu ha recepito la gravità della situazione e ha assicurato l'intervento dell'unità di crisi regionale.

La prima cittadina, con una lettera al comando militare, ha anche sollecitato l'intervento dell'Esercito, chiedendo il supporto del personale sanitario militare, per supportare i pochi operatori e operatrici rimaste. Poi ha lanciato un accorato appello: "Attendo di avere, con la massima urgenza, risposte serie e concrete da tutte le istituzioni ed enti coinvolti".
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