Due notti fa il fuoco ha distrutto il Nissan Pajero di un finanziere, in paese. In quella appena trascorsa una bomba è esplosa sotto l’auto di un carabiniere. Teatro dell’ultimo episodio è  Posada, ma la linea di fuoco porta ancora a Siniscola, perché è qui, nelle squadriglie di Monte Pizzunnu, che presta servizio il militare obiettivo dell’ordigno. Due uomini dello Stato colpiti in poche ore, in una scia di intimidazioni e violenza che solo nel 2025 appena iniziato ha già fatto registrare sei attentati incendiari ai danni di auto. Episodi che nel 2024 si sono registrati a decine: più di 30 i mezzi  distrutti dalle fiamme. 

Attentato dinamitardo a Posada (foto Ungredda)
Attentato dinamitardo a Posada (foto Ungredda)
Attentato dinamitardo a Posada (foto Ungredda)

A Siniscola si sta superando la linea rossa? Di certo c’è stato un salto di qualità, con l’attacco diretto a chi sta cercando di fare luce su un clima del quale chi abita nel paese della Baronia, la maggioranza onesta e silenziosa,  non ne può più: la tensione è alle stelle, gli episodi sono troppo frequenti.

Video di Fabio Ledda

L’insicurezza domina e si estende a tutto il territorio. Questa mattina il sindaco di Posada,  Salvatore Ruju, è andato sul luogo dell’ultimo attentato per mostrare vicinanza e solidarietà al carabiniere colpito: anche il primo cittadino è preoccupato per un’escalation che sembra inarrestabile, governata da dinamiche criminali che, al momento, restano nascoste nel buio della notte e vengono illuminate solo dalle fiamme, quando i criminali decidono di colpire. 

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