Costumi colorati, musica, canti, e tanta voglia di di ritrovarsi, con culture diverse, che rappresentano quattro continenti: l'America, l'Oceania, l'Africa e l'Europa. Il centro del paese è invaso da centinaia di persone, per la 31esima edizione del Festival Folk Internazionale, organizzata dall'associazione culturale "Ortachis" e gode del sostegno della Regione, della Fondazione Sardegna, di Sardegna Endless Island, del Comune di Bolotana e della sezione Cioff Italia, il consiglio internazionale delle organizzazione del festival del folclore e delle arti tradizionali.

«Un incontro di danze e tradizioni popolari – dice il presidente della associazione organizzatrice, Antonello Zolo – che ha un solo filo conduttore: consolidare l'amicizia tra i popoli e la cultura etnica internazionale, in una sorta di mix di umanità e di socialità universale, che abbatte tutte le frontiere». Il festival quest'anno è dedicato alla lotta contro la violenza di genere. Sono presenti i gruppi di Ecuador, Perù, Bolivia, Georgia, Senegal, Nuova Zelanda, Molise, Sardegna e Calabria. Dopo l'esordio di ieri, (sul palco i gruppi musicali Cuncordias per la Sardegna e quella dell'indoamerica dell'Ecuador i suonatori di Reggio Calabria e Carlo Boeddu all'organetto e Marco Scanu alla fisarmonica.

Stasera, alle 19, i gruppi saranno presentati in Piazza del popolo e alle 22,15 si esibiranno sul palco quelli della Georgia, Perù, Molise e dei gruppi folcloristici "Sant'Ignazio" di Laconi e "Sa Ballarjanas" di Oniferi. Domani la giornata finale e clou della kermesse. Alle 19 ci sarà la parata dei gruppi per le vie del centro e alle 22, in piazza si esibiranno i gruppi della Nuova Zelanda, Senegal, Bolivia e Calbaria. La Sardegna sarà rappresentata dal gruppo flok della Pro Loco di Samugheo, dal tenore "Murales" di Orgosolo, dai tamburini e trobettieri de "La Sartiglia" di Oristano e Mamuthones e Issohadores di Mamoiada. Seguiranno gli artisti ThomC, teddy Romano e Sick Luke. 

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