Conosce già i nomi delle vie e quello dei fiumi che circondano Bitti, il ministro Francesco Boccia. Attraversa il paese sventrato e scopre di persone la devastazione che hanno causato il rio Cuccureddu e il rio Giordano il 28 novembre. Oggi Bitti ricomincia lentamente la sua vita e una delegazione del governo arriva in paese per fare la stima dei danni, per valutare il contributo che sarà necessario per riportare il centro alle condizioni di prima, per consentire alle aziende di riprendere l'attività. "Oggi, attraverso noi, tutto il governo è qui a Bitti - dice Boccia, al centro della piazza che era sommersa dal fango e che ora è persino addobbata per il Natale - Con il sindaco inizieremo a quantificare i danni. I due milioni stanziati subito dopo l'alluvione? Quando si decreta lo stato di emergenza, lo si fa subito e indicando una cifra simbolo. Siccome non c'era una quantificazione dei danni, avremmo potuto indicare anche un centesimo, non sarebbe cambiato nulla. Il capo della Protezione civile nella sua autonomia ha stanziato due milioni al buio perché non c'erano le quantificazioni, che avremo oggi dal sindaco e dalla Regione".

Il ministro Boccia (L'Unione Sarda - Pinna)
Il ministro Boccia (L'Unione Sarda - Pinna)
Il ministro Boccia (L'Unione Sarda - Pinna)

Per la stima dei danni la delegazione del governo si sposta in Prefettura, a Nuoro, insieme al sindaco Giuseppe Ciccolini, all'assessore regionale all'Ambiente, Gianni Lampis, e il capo della Protezione civile regionale, Antonio Belloi, che è stato nominato commissario per l'emergenza. Si discute dei danni ma anche di prevenzione. E Bitti aspetta un piano (rapido) per la messa in sicurezza del territorio. I danni, secondo una prima stima fatta nel pomeriggio, superano i 50 milioni di euro e il governo annuncia un nuovo stanziamento: altri 9 milioni per le spese immediate, dalla messa in sicurezza delle situazioni più a rischio alle spese dei lavori delle prossime settimane. "Le calamità naturali - ha detto Boccia - non si possono fermare, ci saranno ancora, ma noi dobbiamo essere pronti a reggere e fare sì che i nostri territori siano messi in sicurezza. Da questo punto di vista Bitti diventa il simbolo di come dobbiamo reagire, e in tempi rapidissimi".

Volontari, vigili del fuoco e militari dell'Esercito sono ancora al lavoro nelle strade di Bitti. E a dire grazie a tutti loro c'è anche il sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi. La sottosegretaria allo Sviluppo economico, Alessandra Todde, ha invece concretato la sua attenzione sui danni alle aziende del territorio che dal giorno del ciclone si ritrovano praticamente tutte in ginocchio. "L'emergenza è stata straordinaria in questo territorio - ha aggiunto il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli - ma è stata vissuta in un perfetto gioco di squadra, in sintonia sin dal primo giorno. Questo ha consentito di vedere oggi Bitti in una condizione completamente diversa daciò che ho visto all'indomani dall'alluvione". Ma ai bittese ancora non basta e la gente nelle strade lo ripete: "Non fateci vivere con la paura di un'altra alluvione. Fate presto".

Il ministro Boccia (foto L'Unione Sarda - Pinna)
Il ministro Boccia (foto L'Unione Sarda - Pinna)
Il ministro Boccia (foto L'Unione Sarda - Pinna)
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