Rientra l’allarme per il pericolo di esondazione della diga Maccheronis a Torpè, territorio già devastato dal ciclone Cleopatra otto anni fa, quando si era registrata anche una vittima.

"L'altezza dell'invaso - spiega il presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale, Ambrogio Guiso - è di 37 metri equivalenti a 11 milioni di mq d'acqua, lontani dal livello massimo di 24 milioni quando l'invaso è pieno. Desidero tranquillizzare la popolazione a valle, per ora non esiste criticità. Monitoriamo 24 ore su 24 e siamo pronti nell’intervenire in caso di necessità".

Alle prime ore del mattino di Vigili del fuoco, Protezione civile e volontari hanno ricominciato le attività in Baronia per rimuovere i detriti da abitazioni e attività commerciali dopo la bomba d'acqua che ieri sera si è abbattuta nel territorio di Siniscola, in particolare nella frazione di La Caletta. Oggi scuole chiuse non solo a Siniscola ma anche a Posada, Torpè e Lodè. Tutti e quattro i Comuni hanno riunito i Coc e procedono nella gestione dell'emergenza in stretto raccordo con la Prefettura di Nuoro.

Sono state riaperte le strade che da Posada portano a La Caletta e a Siniscola, mentre sono ancora chiuse le due strade che da Siniscola vanno a La Caletta. "Tuttavia - dice il sindaco di Siniscola, Gian Luigi Farris - nessuno ha passato la notte fuori casa. Stiamo lavorando per tornare alla normalità e stiamo monitorando la situazione minuto per minuto pronti a intervenire in qualunque momento". 

(Unioneonline/s.s.)

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