Esplode la guerra dell’acqua in Baronia. Il sindaco di Siniscola Gian Luigi Farris ha chiamato i carabinieri e cacciato gli operai Abbanoa che stavano effettuando degli scavi per dirottare la poca acqua destinata al paese verso Budoni.

Un episodio, quello avvenuto ieri, che racconta molto della tensione che si respira in un territorio sempre più assetato, in cui la crisi idrica si fa sempre più forte mentre la stagione turistica entra nel vivo.

«Basta prese in giro, sono pronto a restituire la fascia, qui rischiamo la rivolta», tuona Farris, su tutte le furie.

Il primo cittadino ha raccontato l’episodio in un lungo post su Facebook. «Ho visto una cosa molto strana nel rione Cocorra. Due escavatori intenti a rimuovere il manto stradale in un orario che di solito vede gli operai staccare per il meritato riposo. Non mi risultavano guasti in quella zona, perciò ho chiesto delucidazioni ma le riposte sono state poco chiare e per niente soddisfacenti».

A Farris è come scattato un campanello d’allarme, il sindaco sa bene che lì sotto passano le condotte che dalla sorgente di Fruncu e Oche convogliano l’acqua verso Siniscola e altri paesi vicini. «Purtroppo ci avevo visto giusto, l’impresa aveva ricevuto ordine da Abbanoa di deviare l’acqua, quello che resta della nostra acqua, a qualche comune vicino».

Il sindaco ha quindi contattato la polizia locale, che ha intimato il fermo lavori per mancanza di autorizzazioni e imposto agli operai di portare via i mezzi. «Ma dopo mezz’ora, un uccellino mi ha chiamato e mi ha detto che gli scavi erano ripresi. A quel punto ho provveduto a bloccare tutto in modo formale e definitivo, riservandomi di procedere per vie legali e di informare stampa e tv».

È su tutte le furie il sindaco di Siniscola, che teme anche una rivolta: «Quel che ho scoperto ieri è un tentato furto di un bene che di questi tempi è particolarmente prezioso e scarseggia. Ieri, un ente pubblico ha pensato di scavare nel nostro territorio senza informare le autorità, tutto a vantaggio di un altro comune, ma gli è andata male. I lavori sono stati bloccati in tempo».

Farris ricorda che già l’80% dell’acqua viene convogliata verso altri Comuni. «Sta diventando una guerra tra poveri. Volevano rubarci anche il restante 20% affinché altre amministrazioni possano farsi belle a sue spese. Io non ci sto, e non finisce qui». E ora non si fida più: «Sto facendo presidiare la zona dai vigili».

(Unioneonline/L)

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