L'amministrazione di Nuoro, la prima nelle province del centro Sardegna, è pronta a presentare la candidatura al progetto Sprar per l'accoglienza dei migranti.

Sarebbero 124 i profughi da accogliere. Ma dopo la pubblicazione del bando con la manifestazione di interesse alla ricerca di alloggi per i richiedenti asilo politico, in città scoppia la polemica: "Si pensi prima ai nuoresi senza lavoro".

Le accuse trasversali arrivano da Nuoro, per voce del consigliere comunale di opposizione eletto nel Pd, Tore Sulas, e dalla sesione nuorese di Fratelli d'Italia. Da Cagliari è Marcello Orrù, consigliere regionale del gruppo Psd'Az a polemizzare, sconfessato però dai sardisti di Nuoro che affermano "se fosse tesserato del Psd'Az Orrù conoscerebbe il nostro statuto e l'articolo 4 che esalta i valori dell'uguaglianza e della fratellanza".

"Gli immigrati, è sotto gli occhi di tutti, vivono uno stato di disagio - afferma Sulas - ma sarebbe opportuno ricordare che gran parte dei nostri concittadini si scontrano perennemente, per la mancanza di lavoro e l'emergenza abitativa, con un continuo malessere. Davanti a un bando calato dall'alto che prevede vitto, alloggio e un'imminente prospettiva lavorativa per i richiedenti asilo - attacca Sulas - in modo da potersi integrare nel migliore dei modi, i veri discriminati sono i nuoresi, che vedono i propri diritti calpestati da chi osanna politiche europee del tutto inique. Regione e Stato sono gli unici a poter legiferare in materia, ma non sono stati in grado di imprimere alcuna direttiva che andasse a beneficio dei propri conterranei. Nell'ultimo anno Nuoro ha subito tagli regionali sui servizi alla persona per 200mila euro, e oltre cento nuoresi non hanno potuto partecipare al bando dei lavori socialmente utili. Occorre un'inversione di tendenza, dove il sindaco e le autorità sollecitino gli stessi diritti per chi da sempre offre il proprio contributo senza alcuna tutela".

Va giù duro Orrù, che definisce "una vergogna" il bando Sprar di Nuoro "e ancor più gravi e inaudite le parole spese per giustificarlo.

L'obiettivo - sostiene - è garantire anche una prospettiva lavorativa ai migranti. E le migliaia di nuoresi costretti ad emigrare all'estero? È uno scempio, uno sputo in faccia ai tanti sardi, e nuoresi, disoccupati. Il Comune ritiri il bando".

Fratelli d'Italia parla di "finta idea di combattere lo spopolamento con la sostituzione identitaria delle nostre genti. La vera emergenza sono i disoccupati nuoresi". Intanto il Comune di Nuoro annuncia per sabato mattina, una conferenza stampa a cui parteciperanno il sindaco Andrea Soddu, l'assessore ai Servizi sociali Valeria Romagna e il presidente della commissione comunale Graziano Siotto per dare chiarimenti sull'adesione allo Sprar.
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