Sono arrivati da diverse parti dell'Isola per promuovere iniziative legate ai problemi della sanità pubblica, che affligge un intero territorio. Si è quindi deciso di promuovere nell'immediato una grande manifestazione, coinvolgendo tutto il territorio isolano, per dare una scossa alla giunta regionale.

Alcuni esponenti dei comitati (diversi hanno seguito on line), hanno quindi annunciato che sono in preparazione manifestazioni distrettuali, col coinvolgimento dei sindaci e di tutte le associazioni. C'era tanta carne sul fuoco nella riunione che si è svolta a Silanus, con la partecipazione di diversi componenti del coordinamento regionale per la difesa della sanità pubblica.

«Adesso non ci sono più alibi per il governo regionale - dice il coordinatore Alessandro Rosas -  c'è infatti un progressivo peggioramento dappertutto, e, in particolare nelle zone tradizionalmente più interne e disagiate dell'isola, con grandi preoccupazioni delle comunità e col crescente fenomeno di rinuncia alle cure. C'è quindi l'esigenza di alzare il tiro della mobilitazione a livello sia territoriale che regionale, per sferzare le autorità istituzionali e dirigenziali, per l'attuazione concreta dei provvedimenti adottati e di quelli da adottare, per evitare che esse rimangano sulla carta come pure enunciazione senza alcun effetto sulla situazione disastrata della nostra sanità».

All'incontro sono intervenuti i rappresentanti di vari comitati. Tutti hanno sollevato altre questioni quali la necessità, in particolare di avere informazioni precise sullo stato di attuazione degli investimenti previsti per la sanità dal Pnrr, in particolare riguardo alle Case di Comunità e  agli Ospedali di Comunità. E' stata esaminata la situazione territorio per territorio e tante le sofferenze venute a galla. E' stato quindi sollecitato il protagonismo dei sindaci e dei loro Comitati Socio Sanitari dei Distretti, che sono molto in ombra, salvo qualche eccezione, in questa fase drammatica della sanità in Sardegna.

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